La Campania del vino saluta uno dei suoi custodi più autentici: Gaetano Bovefondatore della Tenuta San Francesco a Tramonti, in Costa d’Amalfi. Se n’è andato troppo presto, ma come spesso accade ai vignaioli veri — quelli che vivono dentro la terra e non solo intorno al vino — lascia una traccia che non si cancella.
Ci sono persone che continuano a esistere nei gesti che hanno insegnato, nei filari che hanno toccato, nelle bottiglie che tornano a parlare ogni volta che vengono stappate. Gaetano apparteneva esattamente a questa categoria: un uomo che ha inciso nel paesaggio e nella memoria della sua comunitàtrasformando un territorio marginale in un patrimonio identitario.
Una vita tra terra, cuore e ostinazione
Veterinario per professione, vignaiolo per vocazione, Gaetano Bove ha sempre avuto un legame quasi carnale con Tramonti, un territorio unico: 24 chilometri quadrati di polmone verde, 13 frazioni, un passato segnato dalla fama e un presente che negli ultimi 15 anni ha ritrovato speranza e dignità anche grazie al vino.
Nel 2004 fonda Tenuta San Francesco insieme al fratello Generoso Bove, Chiara Di Palma e Luigi Giordano.
Era un progetto visionario: salvare vigne centenarie, molte addirittura prefillossserarecuperare vitigni autoctoni come Tintore, Piedirosso, Aglianico, Ginestra, Pepella e Biancolella, riportarli alla dignità che meritavano.
Le sue vigne sono diventate famose in tutto il mondograzie alla presenza di alcuni dei ceppi più antichi d’Europaveri monumenti vegetali studiati, fotografati e raccontati dagli appassionati di viticoltura eroica. Capostipiti imponenti, alcuni risalenti al 1700, che Gaetano custodiva con orgoglio quasi paterno.
Lui non voleva imitare nessuno.
Voleva difendere l’essenza di Tramontiquel paesaggio sospeso tra rocce, castagni, pergole monumentali e un mare lontano che si sente più nell’anima che negli occhi.
Viticoltura eroica: le pergole, i terrazzamenti, l’anima di un paese
Tenuta San Francesco è diventata in pochi anni un simbolo della viticoltura eroica della Costa d’Amalfi:
- 18 ettari di vigne, molte centenarie
- pergolati impressionanti, vere architetture vegetali
- suoli vulcanici che hanno salvato dalla fillossera interi ceppi
- rese basse, lavorazione esclusivamente manuale
Tramonti è sempre stata una terra difficile: nei primi del ‘900 migliaia di persone l’abbandonarono per scappare dalla fama.
Gaetano, invece, ha fatto il contrario: ci è rimasto, ci ha creduto e ci ha costruito un futuro.
Per Eva, 4 Spine, È Iss: vini che diventano persone
I suoi vini parlano ancora di lui.
Per Eva è un inno alla dolcezza e alla cura.
4 Dorso un tributo alla forza del territorio.
È Iss il Tintore in purezza che sfida la logica, il mercato e la storia.

Il mio ricordo personale
Ho conosciuto Gaetano Bove circa una decina di anni fa, quando ancora studiavo da sommelier. Era una delle mie prime visite in Campania. Mi colpì enormemente come uomo, prima ancora che come vignaiolo.
Mi colpì il suo attaccamento alla terra, la sua ostinazione gentile, il modo in cui parlava delle vigne come si parla delle persone che si amano da sempre. Mi colpì ciò che aveva fatto per il territorio: aveva dato lavoro a un intero paese, aveva ridato dignità a vigneti che sembravano condannati all’oblio.
Mi colpì soprattutto la sua determinazione nel voler vinificare in purezza il Tintore, un vitigno in declino, destinato al ruolo marginale di “colorante” per vini importanti. Per tutti era un’utopia. Per lui era una missione.
E fu così che nacque È Iss: “sì, è lui”, come si dice in dialetto napoletano. Un nome che sembrava uno schiaffo affettuoso verso chi non credeva nel suo progetto. Un vino che urlava identità e che oggi porta avanti la sua eredità.
Ma per me quel nome significa ancora di più: perché anche Gaetano era un uomo da “È Iss”. Era lui — proprio lui — l’uomo che ha cambiato il destino di un vitigno, di una cantina, di un territorio. Il signore del Tintore. E questo non si dimentica.
L’eredità di un vignaiolo che non smetterà di parlare
Gaetano Bove è andato via presto, ma ha speso bene la sua vita.
E continuerà a vivere ogni volta che qualcuno:
- attraverserà i terrazzamenti di Tramonti
- si fermerà sotto un pergolato centenario
- stapperà una bottiglia di Per Eva
- o sentirà il tannino vibrante del Tintore graffiare il palato
Perché il vino, quando è vero, non racconta solo ciò che c’è nel calicema soprattutto chi lo ha reso possibile.
E Gaetano Bove di cose possibili ne ha create tante. Ciao Gaetano
Tenuta San Francesco – Sito ufficiale
https://www.tenutasanfrancesco.it
Viticoltura eroica (CERVIM)
https://www.cervim.org
Consorzio Tutela Vini Costa d’Amalfi
https://www.consorziovinicostadamalfi.it
